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Scoop: SIAMO MAI ANDATI SULLA LUNA?

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2005 01:14
04/01/2005 01:05
 
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Pochi mesi fa ho visto un un video dove si vedeva qualcosa di incredibile,ora non so se si trattava di un fake,o se il fake è stato quello della Nasa,cmq nel filmato si poteva vedere ,mentre inquadravano l'astronauta,che cadeva un riflettore con le luci,e che inquadravano l'intero studio (questo era solo uno dei "ciak" che non abbiamo mai potuto vedere).

Purtropppo ora non risco a ritrovare il video,cmq nel frattempo vi riporto qui qualcosa di interessante,appena troverò quel filmato lo posterò:

1)E' in preparazione la prima missione commerciale verso la Luna. Nel 2003 la TransOrbital lancerà una piccola sonda che, fra le altre attività, ha anche il compito di fotografare ad altissima risoluzione (un metro per pixel) le zone dove sono atterrati gli astronauti statunitensi e i veicoli teleguidati sovietici. L'annuncio è qui.
Potreste pensare che questo metterà finalmente a tacere quelli che dicono che non siamo mai andati sulla Luna. Ne dubito seriamente, perché questi superscettici argomenteranno che anche le foto della TransOrbital sono false e create magari con l'aiuto di George Lucas.

Purtroppo anche i telescopi più potenti (sia quelli basati a terra, sia il telescopio spaziale Hubble) non sono in grado di risolvere oggetti così piccoli e lontani, per cui manca un metodo diretto per convincere i complottisti. Certo, sulla Luna c'è un riflettore laser, per cui basta puntare un fascio su una zona ben precisa della superficie lunare per ottenere un bel riflesso, ma è un esperimento difficile da realizzare. Ci sono anche i campioni di roccia lunare (non solo quelli americani, ma anche quelli sovietici), che basta esaminare per verificare che sono chimicamente diversissimi da ogni roccia terrestre, ma bisogna essere geologi per capirlo.

Ci vuole qualcosa di più semplice e tangibile. Una delle soluzioni più eleganti, visto che sta nascendo l'epoca dei viaggi lunari commerciali, è caricare questi scettici su una cosmonave e portarli sulla Luna, così che possano verificare con i propri occhi. Poi, però, li lasciamo là, così la smettono di rompere l'anima e sminuire il genio, il duro lavoro e i sacrifici di chi ha lavorato ai programmi spaziali, a volte rimettendoci la vita.

Di dimostrazioni che smentiscono punto per punto le prove trovate dai complottisti per dimostrare che i viaggi sulla Luna sono dei falsi ce ne sono tante in Rete. Tuttavia peccano tutte di una certa prolissità, probabilmente inevitabile perché sono preparate con molto più rigore delle prove che devono smentire. Su Slashdot.org ho trovato però una guida rapida alle principali prove, che permette di smontarle in tre secondi. Mi sembra che meriti, quindi ve la propongo adattata e tradotta.

Prova numero 1: l'unica sorgente di luce sulla Luna è il sole e non c'è aria per diffondere questa luce. Quindi le ombre devono essere nerissime. Come mai quando gli astronauti sono in ombra, sono invece visibili lo stesso, come se ci fosse una seconda sorgente di luce (lampade dello studio cinematografico)?

Smentita: Avete mai notato che la Luna è visibile in cielo? Ebbene, è visibile perché riflette la luce. Detto questo, detto tutto.

Prova numero 2: tutte le foto sono nitidissime e ben inquadrate, eppure gli astronauti non erano in grado di portare la macchina fotografica agli occhi per mirare.

Smentita: in realtà oltre alle foto in circolazione ci sono migliaia di foto sottoesposte, sovraesposte, mosse, sfocate e mal inquadrate, che però non vengono quasi mai mostrate, proprio perché fanno schifo. Sono comunque disponibili per la consultazione: cercate alla voce Apollo Lunar Surface Journal.

Prova numero 3: ci sono immagini della stessa scena con e senza il modulo lunare. Quindi hanno riciclato i fondali.

Smentita: sulla Luna non c'è aria, quindi non esiste il graduale offuscamento atmosferico che ci rivela quando un oggetto è lontano. Le montagne sullo sfondo sono a diversi chilometri di distanza, ma sembrano collinette a due passi di distanza. I sassi che si vedono nella scena con e senza il modulo lunare sono in realtà montagne lontane, viste da punti diversi, che non cambiano forma a causa della distanza.

Prova numero 4: la bandiera americana sventola, come se ci fosse aria. Ma sulla Luna non c'è aria.

Smentita: la bandiera sventola soltanto quando l'astronauta la tocca. Quando la molla, non si muove. Anche sulla Terra si può far sventolare una bandiera in assenza di vento: basta darle una bottarella.

Prova numero 5: in alcune foto le crocette nere che suddividono l'immagine in riquadri sono coperte dagli oggetti. Quindi le foto sono state ritoccate.

Smentita: Quando si fotografa un oggetto filiforme scuro contro uno sfondo chiaro e luminoso, l'oggetto filiforme scompare: provate a fotografare un capello o uno spago, messo a fuoco ma in ombra, contro una parete bianca illuminata dal sole di mezzogiorno. Guarda caso nelle foto degli astronauti le crocette nere mancano soltanto in corrispondenza di oggetti di colore chiaro fortemente illuminati e quasi sovraesposti.

Prova numero 6: le ombre hanno direzioni diverse, come se ci fossero due sorgenti di luce.

Smentita: anche sulla Terra, di giorno, le ombre hanno direzioni diverse: coincidono soltanto se cadono su superfici disposte nello stesso modo. Provare per credere: guardate le vostre foto dell'album di famiglia. Se un sasso proietta la propria ombra su un pendio e l'astronauta proietta la propria ombra sul terreno orizzontale, le ombre non devono essere orientate nello stesso modo.

Prova numero 7: sotto il modulo lunare non c'è un cratere prodotto dal razzo di discesa.

Smentita: la gravità della Luna è un sesto di quella terrestre, quindi il motore necessario per tenere librato un modulo lunare è molto meno potente di quello necessario sulla Terra e quindi sposterà molto meno ciò che gli sta sotto. E comunque, quando un elicottero atterra su una spiaggia terrestre, produce forse un cratere? Senza contare il fatto che sulla Luna non c'è aria, quindi non si produce un getto di polvere in tutte le direzioni. Soltanto la polvere lunare direttamente sotto l'ugello del motore viene smossa. E infatti in tutti i filmati degli allunaggi si vede la polvere che schizza via quasi orizzontalmente, e fra l'altro non forma le volute che invece formerebbe in presenza d'aria.

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2) "Presso il sito www.moontruth.com c'è un inquietante filmato che rivela dei sorprendenti retroscena riguardanti la celebre ipotesi secondo la quale nessuno è mai andato sulla Luna e i filmati delle missioni Apollo (la cui ultima missione risale quasi esattamente a trent'anni fa) sono stati girati in studio.

Se vi incuriosisce, andate a vedere il filmato e NON LEGGETE OLTRE. Proseguite la lettura dopo aver visto il filmato. Per certi shock ci vuole la mente sgombra da pregiudizi.

Ebbene sì, è una burla, e di quelle molto ben fatte. Se leggete attentamente il testo della pagina iniziale, si capisce tra le righe che stanno dicendo che è uno scherzo: "This footage was clearly shot in a studio, and is clearly meant to represent the Apollo 11 moon landing. The attention to detail is staggering. The intention is clearly to fool viewers into believing that it is genuine", dice la pagina: "Questo filmato è stato chiaramente girato in uno studio ed è evidente che intende rappresentare l'allunaggio dell'Apollo 11. L'attenzione prestata ai dettagli è stupefacente. L'intenzione è chiaramente quella di ingannare gli spettatori e far loro credere che è autentico". Parole che, se riflettete un attimo, sono perfettamente calzanti nel descrivere l'intenzione della burla: ingannare gli spettatori e far loro credere che è un filmato autentico della NASA.

La cosa più simpatica e sofisticata è che se cercate nella cache di Google le parole chiave lasciate appositamente dagli autori ("Ikegami Tube Camera", "Symond Lewis"), scoprite che il sito aveva delle pagine aggiuntive che spiegavano tutti i veri retroscena, e che gli autori le hanno rimosse intenzionalmente, sapendo che sarebbero però rimaste nella cache di Google, a disposizione di chi sa usare bene i motori di ricerca.

Per chi non ha familiarità con la cache di Google, funziona così: il motore di ricerca Google (disponibile in italiano presso Google.it) esplora in continuazione la Rete, e ne scatta delle "istantanee" che tiene in un'apposita memoria, che si chiama appunto "cache". Siccome passa un po' di tempo fra una visita e l'altra di Google a un certo sito, spesso l'istantanea nella cache risale a diverso tempo fa e quindi non rispecchia la situazione attuale del sito.

Una delle conseguenze di questa situazione è che nella cache di Google rimane una sorta di "eco" di com'era un sito anche dopo che il sito è stato cambiato o addirittura eliminato. Per esempio, un sito di tutt'altro genere recentemente sequestrato e poi dissequestrato dalla Polizia (gossipnews.it) è rimasto comunque sempre disponibile (come "eco") nella cache di Google. Moontruth.com è un elegante esempio di come si può sfruttare questo fenomeno per giocare con la Rete.

Per vostra comodità, e a futura memoria, visto che c'è già in Rete una certa mandria di ufologi che è convinta che il filmato sia la dimostrazione della messinscena della NASA, riporto qui il testo delle pagine "nascoste" nella cache di Google. Sono in inglese: spero mi perdonerete se non mi dilungo con la loro traduzione (la metterò nella pagina antibufala che dedicherò a questo caso).

"Apollo 11 Moon Landing Footage Out-take - How Did We Do It? -

We shot on original 1960's Ikegami Tube Camera in Mount Pleasant Studios in London. The guy in the suit is an actor. The rest of the 'cast' were basically the crew, who thought the idea was very funny and wanted to be in it.

The landing craft and 'moonscapè were a set built by our art director, Richard Selway. The ladder that 'Neil' descends was made according to original blueprints that were downloaded off the Net. The rest of the set was built to match the original as closely as possible.

The moon surface was cement dust. It was disgusting. Even with the studio ventilation on full it got everywhere, and at one point there was so much of it floating round, the lights were flaring really badly.

The footage was treated in post-production to give 'Neil' his weightlessness and the ghosting effect of the original. We re-recorded and processed the soundtrack to recreate the effect of sound traveling al the way from the moon.

We think it's pretty convincing, and one thing's for damn sure - it was a lot cheaper than really going to the moon."


in più da un altro sito:

Lo sbarco sulla Luna? Un'incredibile bufala creata in uno studio televisivo. L'idea non è nuova, e un celebre film, "Capricorn One", aveva già teorizzato il complotto (anche si in quel caso si parlava di Marte), insinuando il sospetto.

Ma il sospetto rischia di trasformarsi in certezza quando su internet ci s'imbatte in un "filmato originale" di Neil Armstrong che dopo aver messo piede sul suolo lunare e aver pronunciato la celebre frase "è un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità" viene colpito da un traliccio con le luci di scena e soccorso da un'equipe cinematografica che si materializza in un attimo da dietro le bianche dune lunari.

Dunque era davvero una colossale bufala ai danni dell'umanità! Tanto che fermandosi sul sito in questione si scopre di come il filmato girasse da anni nei cassetti più segreti della Nasa e di come gli autori dello scoop siano riusciti a ottenerlo di straforo. Il filmato parla chiaro: nessuno sbarco sulla Luna, soltanto un'incredibile messa in scena montata in uno studio televisivo, di cui questa scena tagliata è la prova più tangibile.

Il passaparola in rete è rapido e veloce, soprattutto quand'è documentato e suffragato da filmati come questo. Basta un attimo e da un amico all'altro, da una casella virtuale all'altra il tam-tam prende corpo e il grande popolo di internet prende a sua volta coscienza dell'incredibile bufala che nel 1969 fu giocata ai danni dell'umanità.

[Modificato da sagiptar 04/01/2005 2.35]

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04/01/2005 01:20
 
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io da unanno fa ho iniziato a rendermi conto di tutto, ho visto un documentario con delle prove, anche se io sono un tipo che diffida molto e se non vede non crede, alla questione della luna ci credevo in buona parte!

e sinceramente ancora adesso dubito..è una farsa o cosa..mi chiedo:Sm18:
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04/01/2005 02:06
 
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non preoccupatevi gente, il filmato di cui parla saggy era solo per una publicità....saggy ma che mi combini:Sm18:
cmq tutti i dubbi rimangono:Sm3: :Sm13: :Sm14:
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Snake
05/01/2005 19:34
 
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..IO L'HO SEMPRE SAPUTO CHE NN SIAMO MAI ANDATI SULLA LUNA!!!
l'ho detto alla mia maestra di storia e geografia in 3 elementare,lei mi ha guardato male cm x dire "ma che cazzo ti insegna qll deficente della tua maestra" e da ql giorno nelle sue materie nn ho mai preso un voto decente.:Sm2: :Sm18:
05/01/2005 20:29
 
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Re:

Scritto da: @ly91 05/01/2005 19.34
..IO L'HO SEMPRE SAPUTO CHE NN SIAMO MAI ANDATI SULLA LUNA!!!
l'ho detto alla mia maestra di storia e geografia in 3 elementare,lei mi ha guardato male cm x dire "ma che cazzo ti insegna qll deficente della tua maestra" e da ql giorno nelle sue materie nn ho mai preso un voto decente.:Sm2: :Sm18:



ahha, cmq il video era solo una publicità, lo hanno modificato per uno scoop:Sm18: :Sm1:
però molti dubbi rimangono e io nemmeno ci credo molto....
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Snake
08/01/2005 00:47
 
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questo che sto per postare riguarda il filmato di cui parlavo nel primo post:

In un articolo precedente vi ho segnalato moontruth.com, un sito che mostra un filmato che getta nuova luce sulle ipotesi di complotto di certa gente che dice che non siamo mai andati sulla Luna.
Il filmato è naturalmente uno scherzo, ma ha un retroscena interessante che mi è stato segnalato da un lettore (Luciano): non si tratta di un semplice scherzo messo in piedi da un gruppo di appassionati, come è capitato altre volte in Rete. Si tratta invece di un vero e proprio esempio di marketing virale: ossia di un test, da parte di un'agenzia pubblicitaria, di come si può indurre la gente a generare un passaparola sfruttabile a fini pubblicitari.

Infatti il nome di dominio moontruth.com è registrato (come rilevabile tramite i servizi whois oppure tramite Register.com o Geektools.com) a nome di una società inglese che si chiama The Viral Factory.

Visitando il sito indicato nell'indirizzo di e-mail, si scopre che è un'agenzia pubblicitaria, che annovera fra i propri clienti Ford, MTV, e H3G (quella dell'UMTS che mi diletto a bastonare quando dice le bugie).

La loro tecnica è semplice. Creano un filmato strano e lo "seminano" in un numero ridotto di siti e mandandolo a un certo numero di persone. Questi "primi contatti", affascinati o divertiti da quello che hanno visto, mandano il videoclip ad altri o invitano a visitare il sito che ospita il videoclip (un po' come sto facendo indirettamente anch'io con questo articolo), e chi vede il filmato vede anche il messaggio promozionale dello sponsor. Che però nel videoclip lunare non c'è, perché serve all'agenzia stessa per farsi conoscere.

Insomma, si tratta di un autentico falso filmato: quindi chi crede che questo filmato provi la messinscena della NASA si è fatto imbrogliare due volte. Questo naturalmente non ha impedito ad alcuni ufologi poco svegli di abboccare alla grande, come si può notare andando su Google.



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riassumendo il tutto:

Scherzi della Luna
Un video su internet documenta che l'impresa del 1969 era tutta una farsa. Ma è il filmato la vera bufala

Lo sbarco sulla Luna? Un'incredibile bufala creata in uno studio televisivo. L'idea non è nuova, e un celebre film, "Capricorn One", aveva già teorizzato il complotto (anche si in quel caso si parlava di Marte), insinuando il sospetto.

Ma il sospetto rischia di trasformarsi in certezza quando su internet ci s'imbatte in un "filmato originale" di Neil Armstrong che dopo aver messo piede sul suolo lunare e aver pronunciato la celebre frase "è un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità" viene colpito da un traliccio con le luci di scena e soccorso da un'equipe cinematografica che si materializza in un attimo da dietro le bianche dune lunari.

Dunque era davvero una colossale bufala ai danni dell'umanità! Tanto che fermandosi sul sito in questione si scopre di come il filmato girasse da anni nei cassetti più segreti della Nasa e di come gli autori dello scoop siano riusciti a ottenerlo di straforo. Il filmato parla chiaro: nessuno sbarco sulla Luna, soltanto un'incredibile messa in scena montata in uno studio televisivo, di cui questa scena tagliata è la prova più tangibile.

Il passaparola in rete è rapido e veloce, soprattutto quand'è documentato e suffragato da filmati come questo. Basta un attimo e da un amico all'altro, da una casella virtuale all'altra il tam-tam prende corpo e il grande popolo di internet prende a sua volta coscienza dell'incredibile bufala che nel 1969 fu giocata ai danni dell'umanità.

Alt! Errore. Qui viene il bello. La bufala c'è, è vero. Ma la sua data va posticipata di oltre 30 anni e spostata nel 2002. Anno in cui un giovane regista inglese, Adam Stewart, prematuramente scomparso, decide di fare questo riuscitissimo scherzo da propagare sul web.

La ricostruzione è perfetta: l'uomo che scende dalla scaletta per l'allunaggio, le luci, la posizione del modulo lunare, tutto è incredibilmente identico all'originale, ma è solo un bluff. Come se non bastasse poi, sul sito in questione ci sono fior di link che rimandano a tutte le teorie del complotto lunare degli ultimi 30 anni. Insomma una piccola bufala coi fiocchi.

Anche se al navigatore più attento, a quello che dopo essersi ritovato fra le mani il solo filmato riesce anche a risalire al sito, www.moontruth.com, in una sezione dello stesso viene svelato l'arcano. Ma quel che resta è una vera chicca per i patiti del genere. Adesso siete avvertiti: ammesso anche che Armstrong sulla luna non ci abbia mai messo piede il filmato in cui gli piomba in testa un chilo di luci di scena è un clamoroso, delizioso, falso

[Modificato da sagiptar 08/01/2005 0.49]

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questo invece,mi è stato segnalato da orishas,e non solo secondo questo sito siamo in realtà andati sulla luna,ma addiritturra sulla luna esisterebbero forme di vita...



SENSAZIONALE:
TROVATE DELLE ANTICHE
CITTA' SULLA LUNA
dalla Pravda del 5 ottobre 2002

traduzione di Carlo Thora



La prova ragionevole della presenza di una civiltà aliena è stata rilevata inaspettatamente vicino a noi. Tuttavia, sembra che non siamo ancora pronti per accettarla.

Abbiamo appena letto delle pubblicazioni che cercano di trovare una risposta alla seguente domanda: Siamo soli nell'universo? Contemporaneamente, la presenza di evidenti esseri alieni è stata rilevata vicino alla nostra casa, sulla Luna. Tuttavia, questa scoperta è stata classificata immediatamente come segreta, poiché è così incredibile che potrebbe anche scuotere i principi sociali esistenti, come riferisce il quotidiano russo "Vecherny Volgograd".
Qui di seguito un estratto dall'addetto dell'Ufficio stampa: "Gli scienziati e gli ingegneri della NASA che partecipavano all'esplorazione di Marte e della Luna hanno riferito i risultati delle loro scoperte al Washington National Press Club il 21 marzo 1996. È stato annunciato per la prima volta che strutture e oggetti artificiali sono stati scoperti sulla Luna".
Gli scienziati hanno parlato piuttosto cautamente ed evasivamente di questi oggetti, ad eccezione dell'avvistamento di un UFO. Essi hanno sempre citato che l'esistenza dei manufatti è possibile e hanno dichiarato che le informazioni erano ancora sotto studio e che i risultati ufficiali saranno pubblicati in seguito.
All'incontro è stata citata anche la notizia che l'Unione Sovietica faceva uso di materiale fotografico in suo possesso che avrebbe provato la presenza di tale attività aliena sulla Luna. E, benché non fosse precisato di quale genere di attività si trattasse, migliaia di riprese fotografiche e video ottenute dalle missioni Apollo e dalla sonda spaziale Clementine mostravano molte parti della superficie lunare dove questa attività e le sue tracce erano perfettamente evidenti. I film e le fotografie video fatti da astronauti americani durante il programma Apollo sono stati mostrati nel corso dell'incontro. La gente era estremamente sorpresa perché questo materiale non era mai stato presentato al pubblico. Gli esperti della NASA hanno risposto: "Era difficile prevedere la reazione della gente all'idea che alcune creature aliene sono state o potrebbero essere ancora sulla Luna. Inoltre, c'erano alcune altre ragioni per questa cautela, visto che tutto questo andava oltre la volontà della NASA".
Lo specialista di studi lunari Richard Hoagland sostiene che la NASA sta ancora provando ad alterare il materiale fotografico in suo possesso prima che esso sia diffuso nelle documentazioni pubbliche. Gli esperti fanno ritocchi durante la copiatura per il pubblico. Qualche investigatore, e Hoagland è tra loro, suppone che una specie di creature extraterrestri abbia utilizzato la Luna come una base durante la loro attività sulla Terra. Tali ipotesi sono confermate dalle leggende e dai miti delle varie nazioni del nostro pianeta.
Le rovine delle città lunari si allungano per molti chilometri. Enormi cupole posate su massicci basamenti, numerose gallerie e altre costruzioni aliene portano gli scienziati a riconsiderare le loro opinioni sulla storia della Luna. Il quesito sul come si sia formata la Luna e su quali principi si basi la sua rotazione rimangono, per gli scienziati, ancora un grande problema da risolvere.
Alcuni oggetti sulla superficie lunare, parzialmente distrutti, non possono essere catalogati come formazioni geologiche naturali, dato che essi mostrano una formazione complessa e una struttura geometrica. Nella parte superiore di Rima hadley, non lontano dal luogo dove l'Apollo15 era atterrato, è stata scoperta una costruzione circondata da un muro con la forma di una "D". Proprio in questo periodo, vari manufatti sono stati scoperti in 44 regioni lunari. Il "NASA Goddard Space Flight Center" e lo "Houston Planetary Institute" stanno indagando su queste aree. Misteriosi scavi a forma di terrapieno di roccia sono stati scoperti vicino al cratere Ticho. Gli scavi concentrici esagonali e l'entrata della galleria sul lato delle terrazze non possono essere i risultati di processi geologici naturali; al contrario, il loro aspetto è molto simile all'effetto delle aperture ottenute con le mine.
Vicino al cratere Copernicus è stata scoperta una cupola trasparente che si innalza sopra il bordo del cratere. La cupola è insolita, visto che sembra emanare una luminescenza bianca e blu dall'interno.
Un altro oggetto piuttosto insolito, che è insolito infatti anche per la Luna, è stato scoperto nella parte superiore dell'area Factory. Un disco di circa 50 metri di diametro si erge su un basamento squadrato, circondato da mura. Nell'immagine, vicina al rombo, possiamo anche vedere una feritoia oscura e arrotondata nella terra, che somiglia a un'entrata di un hangar sotterraneo. Esiste inoltre una zona rettangolare tra l'area Factory e il cratere Copernicus, della misura di metri 300 per 400.
Gli astronauti dell'Apollo10 hanno scattato una fotografia (AS10-32-4822) di un oggetto della lunghezza di un miglio che è stato chiamato "Castle, Il Castello". L'oggetto ha un'altezza di 14 chilometri e getta un'ombra distinta sulla superficie lunare. Sembra che l'oggetto sia formato da numerose unità cilindriche e da una grande congiunzione che li unisce. La struttura porosa interna del "Castle" è visibile chiaramente in una delle immagini e dà l'impressione che alcune parti dell'oggetto siano trasparenti.
Alla fine dell'incontro, dove erano presenti molti scienziati della NASA, quando Richard Hoagland ha richiesto, per la seconda volta, gli originali delle immagini riguardanti il "Castle", non è stata reperita alcuna immagine utile. Esse sono scomparse anche dall'elenco di immagini fatte dall'equipaggio dell'Apollo10. Nell'archivio della NASA sono state trovate solo le immagini approssimative dell'oggetto, che sfortunatamente non ne mostrano la struttura interna.
Quando l'equipaggio dell'Apollo 12 atterrò sulla superficie lunare si accorse che lo sbarco era stato osservato da un oggetto piramidale mezzo trasparente. L'oggetto si muoveva solo pochi metri dalla superficie lunare e irradiava tutti i colori dell'arcobaleno contro il cielo nero. Nel 1969, quando il film sugli astronauti che si muovevano sulla superficie lunare del "Mare delle Tempeste" ha dimostrato questi fatti (gli astronauti videro gli strani oggetti, i "vetri striati" come vennero chiamati successivamente), la NASA ha infine capito a quali conseguenze tale genere di controllo potrebbe portare.
L'astronauta Mitchell ha risposto in maniera efficacie alla domanda sulle sue sensazioni dopo il suo ritorno: "il mio collo mi duole ancora dato che ho dovuto girare costantemente la testa, perché là sentivamo di non essere soli. Non avevamo scelta se non pregare". Johnston, che ha lavorato all'Houston Space Center ed ha studiato le fotografie e il materiale video realizzato durante il programma Apollo, ha discusso sui manufatti con Richard Hoagland e ha affermato che la leadership della NASA era terribilmente infastidita, per dirla dolcemente, per il grande numero di oggetti anomali sulla Luna. È stato detto anche che i voli sulla Luna potrebbero essere messi sotto divieto.
Gli investigatori sono particolarmente interessati alle strutture antiche che somigliano a città parzialmente distrutte. Le fotografie rivelano una geometria straordinariamente regolare di costruzioni allineate e rettangolari. Essi somigliano alle nostre città viste dall'altezza di 5-8 chilometri. Uno specialista del controllo delle missioni ha fatto commenti sulle immagini: "I nostri amici hanno osservato rovine di città lunari, piramidi trasparenti, cupole e il Dio sa che altro, che sembra essere attualmente nascosto nel profondo delle cassaforti della NASA, e tutto questo ricorda quando Robinson Crusoe ha incrociato improvvisamente le impronte di piedi nudi sulla sabbia della sua isola deserta ".
Che cosa dicono i geologi e gli scienziati dopo avere studiato le immagini delle città lunari e degli altri oggetti anomali? Essi dicono che tali oggetti non possono essere formazioni naturali. "Dovremmo ammettere che essi sono artificiali, specialmente le cupole e le piramidi ". La prova ragionevole della manifestazione di una civiltà aliena che ha fatto inaspettatamente la sua comparsa vicino a noi.
Non siamo pronti ad accettare questi fatti sul piano psicologico e per alcune persone sarà ancora più difficile crederci, ma queste sono cose vere nonostante tutto.
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