FABLE

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blu snake
00giovedì 28 ottobre 2004 12:49
Che mi dite di questo gioco di ruolo???..non lo conosco e vorrei sapere se vasle la pena di comprarlo...
sheepwood1
00giovedì 28 ottobre 2004 13:30
fantastico
blu snake
00giovedì 28 ottobre 2004 18:44
grazie sheep...sai dirmi anche più o meno che tipo di gioco è???
sheepwood1
00giovedì 28 ottobre 2004 19:06
alla final fantasy, gdr però molto meglio puoi anche nn seguire la storia, sposarti ecc
Bulan90
00domenica 31 ottobre 2004 15:12
queste sono alcune informazioni che ho trovato:

COMMENTO
Fable è un titolo contraddittorio: nonostante il basso livello di difficoltà e alcune soluzioni discutibili rimane, indubbiamente, un prodotto validissimo, capace di mostrare alcuni piccoli errori nell'intelaiatura di base ma di mostrarsi al contempo come un prodotto sublime, curato in maniera maniacale sotto tutti i punti di vista. Il discorso longevità è anch'esso ambiguo: il prodotto BBB può essere tranquillamente completato in una decina di ore scarse di gioco, eppure sarebbe come comprare una Ferrari e non arrivare mai ad inserire tutte le marce. Ma assaporandolo veramente e notando tutte le features che i programmatori hanno inserito, Fable potrebbe rapirvi nella sua Albion per un periodo decisamente più lungo. Da avere.

HARDWARE
Xbox PAL e copia originale del gioco.


PREGI
Tecnicamente eccelso.
Gradevole l'interazione con gli npc.
La colonna sonora vale da sola il prezzo del biglietto.

DIFETTI
Poco longevo.
Semplice: avrebbe giovato un selettore della difficoltà.



MULTIPLAYER
Non supportato.


Fable non è Project Ego. Questo sia chiaro. Ci vuole una certa predisposizione mentale per accettare a cuore sereno un titolo aspettato per quattro lunghi anni, e vederlo decisamente diverso rispetto a quelle che erano le promesse elettorali fatte dai programmatori. Eppure, nonostante tutto, Fable rimane un titolo che può scrivere più di una riga nelle leggendarie pagine della storia dei videogiochi. Sarà per l'incredibile hype venutosi a creare intorno alla sua gestazione, sarà per quell'atmosfera fiabesca che lo avvolge, ma alla fine, sia ben chiaro, Fable è un gioco indiscutibilmente valido. Validissimo. Se in ambito politico, la Costituzione impone ai parlamentari il divieto di mandato imperativo (principio secondo cui un esponente politico non è in alcun modo vincolato dalle promesse fatte durante la campagna elettorale), allo stesso modo ci sembra opportuno evitare di puntare il dito contro Peter Moulinex per le eventuali dichiarazioni fatte durante la gravidanza del suo pargolo.

Noi siamo concordi nel sostenere che un gioco vada valutato per quello che è effettivamente, non per quello che sarebbe dovuto essere. Cominciamo: Fable è un action-rpg, che per impostazione rifugge tanto da Morrowind che da Zelda, pur citandone alcuni versetti, strizzandogli l'occhio ma rimanendone ossequiosamente distaccato. Del pargolo dei Bethesda cerca di imitare la libertà concessa al giocatore, del prodotto Nintendo sostanzialmente il sistema di combattimento più alcune piccole sfaccettature. Si era parlato di libertà infinita, eppure già dopo le prime ore il giocatore si sente “imprigionato”. Questa, assunta più come spunto ideologico che impostazione concreta, si manifesta palesemente contraddittoria in alcuni punti: la preclusione di alcune aree e l'impossibilità di recarsi in ogni angolo della fantastica Albion, calpestando i suoi verdi prati e le sue colline solo in aree prestabilite, diventa inevitabilmente motivo di malcontento. D'altro canto le possibilità offerte al giocatore secernono soluzioni del tutto nuove e originali, che differenziano Fable da qualsiasi prodotto attualmente sulla piazza.

La trama e il comportamento del giocatore sono del tutto svincolati da qualsiasi tipo di limitazione: i limiti, se vogliamo trovarne, sono imposti dalle ferree regole delle città, dalle già citate barriere che obbligano alla percorrenza di spazi predeterminati o risiedono nella tutt'altro che ragguardevole estensione di Albion. Tenuto conto di ciò, ci aspetta un modo che pullula di vita propria, dove tutto c'è concesso o ci sarà acconsentito nel corso dell'avventura: socializzare, comprare case, sposarci, andare a ubriacarci alla taverna e invecchiare dolcemente sdraiati nell'amaca in giardino. Il potere decisionale del giocatore non si limita però alla sola scelta di come passare il tempo (quindi se prendere parte alle missioni o gironzolare), ma si emancipa fino a esser posto davanti ad alcune scelte che si rifletteranno nell'equilibrio interiore, rendendo il protagonista cattivo o buono a seconda del comportamento. Come vedremo poco avanti, non è però questo l'aspetto rivoluzionario di Fable.

Se vogliamo trovarlo, dobbiamo passare in rassegna le possibilità di interazione con i png, dove la finzione scenica assume parvenza di realtà più che in qualsiasi videogioco finora uscito. Quello rappresentato è il vissuto quotidiano, una terra semplice e bucolica, dove i personaggi acquistano una dimensione autenticamente umana. Albion è davvero piccina, quasi fa tenerezza: una cinquantina scarsa di casette per un totale di anime che, anche senza andare a fare grossi calcoli, non raggiunge certo un numero elevato. Eppure tutto ciò sorprende: gli abitanti hanno tutti una routine quotidiana, vivono nelle loro casette a due piani e se li ammazzeremo quest'ultime si renderanno libere e saranno quindi comprabili. E' un contesto non definito ma in continua evoluzione, dove ogni piccolo cambiamento si rifletterà in maniera tangibile nell'esperienza di gioco. E' questo che stupisce, non certo la variopinta alternanza di contrapposti modi d'agire, che ci renderà agli occhi dei vari png degli eroi o dei temibili tiranni.

Il contrasto alla base del prodotto, tra bene e male, non obbliga il giocatore a far trionfare l'uno su l'altro. L'opera dei Lionhead insiste su quest'aspetto, sicuramente uno dei pilastri portanti del gameplay e grande innovazione, ma fa sorridere come l'implementazione risulti superficiale e a tratti inutile ai fini dell'avventura. Certo, ci sono quattro finali diversi, ma il tutto induce a chiedersi se oltre a una differente accoglienza del pubblico (i png ci accoglieranno differentemente a seconda del nostro modo di comportarci) ci sia qualcosa di più concreto sotto. Sull'effettiva consistenza di questa sfaccettatura del gameplay è difficile esprimersi in termini assolutamente certi: da un lato è lodevole il tentativo di incanalare il giocatore in uno specifico contesto nel quale poter vagliare delle scelte, dall'altro la superficialità dell'implementazione stessa lascia a desiderare. Perchè quello che importa non è il giudizio che a primo acchito qualcuno potrebbe formulare, in linea di principio, ma la conoscenza approfondita di questa funzione porta a pensare che dietro ci sia una certa superficialità di fondo. Superficialità che contamina anche altri aspetti dell'avventura, alcuni banalmente evitabili come la troppa semplicità del prodotto (manca un selettore della difficoltà), altri dannatamente evidenti come la scarsa longevità.

Non finisce qua: il problema di Fable è che riesce a coinvolgere lo spettatore grazie a raffinate soluzioni grafiche e sonore, rendendolo partecipe di uno spettacolo tanto maestoso quanto freddo e distaccato. Fable è un gioco freddo, che nonostante il velo delle apparenze mostra una trama abbozzata, qualche colpo di scena telefonato e poco altro. Manca quel qualcosa che può fare grande un gioco, il tocco di classe: in Shenmue poteva essere l'intrigo amoroso di Ryo Azuki con Nozomi, in Ico il rapporto tra questi e Yorda mentre qua, il tutto si riduce a regalare un anellino a una perfetta sconosciuta e portarla a vivere nella nostra angusta casetta. Eppure Fable gode di un timbro artistico fuori dall'ordinario e superiore ai suoi diretti avversari: grazie alla ricca ispirazione musicale, grazie alla perizia nel ricreare ambientazioni al limite tra il fantastico e il favoloso, risulta corto ma intenso, coinciso come un epigramma e sublime come una fredda poesia. Sul piano stilistico siamo su livelli altissimi. L'orizzonte visivo è ampio e l'impatto visivo quasi disarmante, anche se la problematicità di un numero di poligoni elevatissimo affiora con alcuni rallentamenti nelle fasi di gioco più concitate. Niente per cui storcere il naso, sia chiaro. L'equilibrio tra la realizzazione tecnica e la raffinatezza stilistica, che traspare in accenti fantasy dalle indubbie qualità evocative, rende Albion quel paradiso che solo le più fervide menti avrebbero potuto immaginare. Un tale spettacolo visivo eguagliato soltanto da quello audio, con una colonna sonora semplicemente sublime.

E' un vero peccato che la grave mutilazione del titolo, peraltro ravvisabile in più e più parti, abbia prodotto un gioco tutt'altro che perfetto, che anzi secerne piccoli difetti in ogni sua sfaccettatura. Eppure, nonostante tutto, Fable è uno di quei giochi che vale la pena di essere provato. Anche solo per potersi vantare di averlo fatto. Perché fable può essere un viaggio lungo un giorno, se si va spediti verso la meta, ma anche un viaggio lungo tutta la vita, se ci si ferma ad ammirare ed assaporare tutte le sfaccettature di una fantastica terra quale Albion, che si riflettono in un gameplay che di sicuro segnerà più di una riga nelle leggendarie pagine della storia videoludica citate poc'anzi. Da avere.

:Sm1:




blu snake
00domenica 31 ottobre 2004 18:04
grazissime...:Sm12:
sheepwood1
00domenica 31 ottobre 2004 18:58
io l'ho finito 1 ora fa, ci ho messo 6 ore di gioco me lo son massacrato e devo dire veramente bello!!
anche se effettivamente è un po troppo facile specialmente se gestisci bene i poteri
Bulan90
00domenica 31 ottobre 2004 20:40
Re:

Scritto da: blu snake 31/10/2004 18.04
grazissime...:Sm12:



diu niente:Sm1:
blu snake
00lunedì 1 novembre 2004 13:40
sheep...però merita di essere comprato?..specialmente se lo prendi a venti euro?...:-)
sheepwood1
00lunedì 1 novembre 2004 15:27
merita merita, però quando lo finisci conviene rivenderlo...
blu snake
00lunedì 1 novembre 2004 18:52
vabbè..cmq anche se penso di prenderlo ho tempo per pensarci visto che lo farò a dicembre..ora aspetto con ansia ( con molta...troppa ansia:Sm9: ) halo2 ,e soprattutto pes4...:Sm14:
sheepwood1
00giovedì 4 novembre 2004 14:30
c'è gente che ad halo 2 ci gioca da parecchio...
blu snake
00giovedì 4 novembre 2004 17:15
Re:

Scritto da: sheepwood1 04/11/2004 14.30
c'è gente che ad halo 2 ci gioca da parecchio...



che te devo di?..io non sono fra quelli...:fish
sagiptar
00venerdì 5 novembre 2004 10:27
io preferisco aspettare l'11 per halo,anche perchè solo con il gioco originale (purtroppo) si può giocare in rete.:pc
blu snake
00venerdì 5 novembre 2004 15:28
forse andrò controcorrente..ma su questo punto sono daccordo con microsoft che dice: vuoi usufruire del servizio live ( ottimo tra l'altro) beh allora devi comprare il gioco originale....quello che invece non capisco sono i prezzi dei giochi..ma cavolo ma prima dell'euro quanto costavano? 80 mila?...e ora?...60 euro...ma porca.....vacca! cmq sia a prescindere dall'euro sono dei prezzi spropositati:cash
sheepwood1
00venerdì 5 novembre 2004 18:46
se vuoi giocare lo piglio originale io ho ordinato la limited edition di halo 2 :P
blu snake
00venerdì 5 novembre 2004 19:27
Re:

Scritto da: sheepwood1 05/11/2004 18.46
se vuoi giocare lo piglio originale io ho ordinato la limited edition di halo 2 :P



ho capito poco...se voglio giocare(io) lo prendi originale(tu)

io pure la l.e. di halo2...sheep..x caso lavori alla microsoft?
sheepwood1
00venerdì 5 novembre 2004 20:09
no perché?:D
cmq avevo sbagliato a scrivere :D

[Modificato da sheepwood1 05/11/2004 20.10]

blu snake
00venerdì 5 novembre 2004 21:06
no no niente..curiosità...cmq appena avrò il gioco di sicuro ci troveremo li!!
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