Sesso: Gli italiani non lo fanno spesso ma sono i migliori

Gli italiani non avranno il primato per frequenza di rapporti sessuali, ma sul loro capo meritano la corona di alloro 2004 per la qualita' degli amplessi. E' il risultato di uno studio articolato della 'Durex', l'azienda produttrice di profilattici, condotto annualmente in 41 Paesi dei cinque continenti. I francesi vincono per frequenza di rapporti (137 volte all'anno); seguono greci (133), serbi, ungheresi (131). Gli italiani si collocano al quinto posto con 108 rapporti all'anno, appena al di sopra della media che e' di 103. I giapponesi sono il fanalino di coda con appena 46 rapporti. Quando pero' si va a vedere il numero di orgasmi raggiunti dalla partner, si constata che al primo posto ci sono le italiane, il 61 per cento resta puntualmente soddisfatta. Va meno bene per le spagnole (47 per cento), le inglesi (35 per cento), le tedesche (34 per cento) e le francesi (32 per cento). Malissimo per le finlandesi (24 per cento), le indiane (21 per cento) e le cinesi (19 per cento). Di conseguenza il ricorso a surrogati e' inversamente proporzionale. Soltanto il 10 per cento delle italiane (ultime in questa classifica) ricorre al vibratore, mentre ne possiede almeno uno quasi la meta' delle inglesi (49 per cento), il 43 per cento delle americane, il 27 per cento delle tedesche e il 20 per cento delle francesi. Le coppie italiane sono invece al tredicesimo posto per l'attenzione ai preliminari, cui dedicano 20,1 minuti; al primo posto si piazzano le coppie inglesi (22,5'), seguite dalle tedesche (22,2') e irlandesi (21,8'). Piu' sbrigative sono le coppie asiatiche: a Singapore 16', in Vietnam 15,2', nella cinese Hong Kong 14,2' e in Thailandia 11,5'. In fatto di rapporti non protetti, in vetta a tutti si collocano gli scandinavi, con il 64 per cento di svedesi e danesi che non usano il preservativo, seguiti dal 58 per cento di sudafricani, norvegesi e giapponesi, il 38 per cento di italiani, il 27 per cento di tedeschi e il 26 per cento di spagnoli, su una media mondiale del 35 per cento.

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