cellulari: "Danneggiano il DNA"

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sagiptar
00domenica 6 febbraio 2005 23:02
I dati in una ricerca commissionata dall'Unione europea.
"Quando possibile, usate sempre il telefono fisso"
Studio tedesco sui cellulari: "Danneggiano il dna"
Tratto da “La Repubblica” 21 dicembre 2004


ROMA - Arriva dall'Unione europea un nuovo allarme sui rischi che comporterebbe l'uso del telefono cellulare, accessorio fra i più gettonati per il Natale 2004 in Occidente e in particolare in Italia. Le onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini alterano il dna e danneggiano le cellule: è quanto emerge da una ricerca intitolata "Reflex" e commissionata dalla Ue. Che contiene, sì, dati concreti, ma anche qualche riserva: ci vorranno "altri cinque anni di studi - dicono i ricercatori - prima di esprimere un parere definitivo".
Insomma, se alterazioni ci sono, non c'è però prova che rappresentino un pericolo per la salute.
I test, coordinati dal gruppo tedesco "Verum", hanno verificato in laboratorio gli effetti delle onde su animali e uomini. Ed hanno provato che, dopo l'esposizione a campi elettromagnetici, le cellule umane mostrano un aumento significativo nei danni al dna, che non sempre la cellula è in grado di riparare e che si trasmette alla generazione successiva di cellule. La mutazione cellulare, ricordano gli esperti, è una delle possibili cause di cancro.
Franz Alkofer, alla guida del gruppo che ha cooordinato la ricerca, consiglia di usare sempre, quando possibile, il buon, vecchio telefono fisso, per precauzione. Gli studi scientifici compiuti finora hanno dimostrato che le radiazioni dei cellulari possono avere effetti sul corpo, come un surriscaldamento dei tessuti o mal di testa e nausea, ma nessuno ha mai provato che causino danni permanenti. L'unico vero avvertimento, dunque, riguarda i più piccoli: "I bambini - stabiliscono i ricercatori - dovrebbero usare i cellulari solo in caso di emergenza".




grattatina...:doh

[Modificato da sagiptar 06/02/2005 23.03]

sagiptar
00domenica 6 febbraio 2005 23:17
inoltre:


beh per quanto riguarda la vicenda tumori io non mi sento di escluderla.
ti riporto qui di seguito qualche articolo "interessante" riguardo l'argomento:

Una ricerca, effettuata da un gruppo di ricercatori spagnoli dell'Istituto di Ricerca Neuro-diagnostica di Marbella, pubblicato lo scorso dicembre sul Sunday Mirror; ha rilanciato i timori sulla nocività dei cellulari.
La novità dello studio è che per la prima volta sono state utilizzate "cavie" umane per misurare gli effetti delle radiazioni dei cellulari sui bambini.
Gli esperimenti sono stati condotti su un ragazzo di 11 anni e una ragazza di 13 anni, usando uno scanner Cateen collegato a un dispositivo in grado di misurare l'attività delle onde cerebrali.
Grazie allo scanner è stato possibile visionare come le radiazioni emanate dal cellulare disturbino l'attività delle onde cerebrali fino ad un'ora dopo la fine della telefonata.
Il dottor Gerald Hyland, consulente del Governo inglese proprio in materia di telefonia cellulare, ha definito i risultati "estremamente preoccupanti", ed ha aggiunto che "c'è da chiedersi se è il caso che i bambini, il cui cervello è in fase di sviluppo, continuino ad utilizzare i cellulari".
I risultati dei ricercatori spagnoli, dimostrerebbero che una telefonata di soli due minuti può alterare la naturale attività del cervello di un bambino fino ad un'ora dopo la fine della conversazione telefonica, scoprendo per la prima volta come le onde radio ****trano in profondità all'interno del cervello.

Un'anomalia che potrebbe influire negativamente sull'umore o sulla capacità di apprendimento dei bambini a scuola, quando per esempio usano il cellulare durante la ricreazione.
Ancora non conosciamo tutte le conseguenze legate all'uso dei cellulari, ma l'alterazione delle onde cerebrali potrebbe portare a una perdita di concentrazione e di memoria, ridurre la capacità d'apprendimento e aumentare l'aggressività.
I risultati della ricerca spagnola, coincidono con la pubblicazione di un sondaggio condotto in Inghilterra, da cui emerge che l'87% dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni possiedono un cellulare e che il 40% di essi lo usano per 15 o più minuti al giorno.
Il dottor Hyland, che intende pubblicare i risultati della ricerca in un prossimo numero dell'autorevole giornale medico inglese The Lancet, ha affermato: "I risultati della ricerca inglese mostrano che non esiste un limite di sicurezza nell'uso dei cellulari. Non sappiamo se e quali danni permanenti sono prodotti da questa esposizione. Se fossi un genitore, starei molto attento a lasciare usare il cellulare a mio figlio, anche solo per un breve periodo. Il mio consiglio è di evitarne l'uso".

Il dottor Michael Klieeisen, che ha condotto lo studio, ha affermato: "Abbiamo potuto osservare nei minimi dettagli, ciò che accade nel cervello. Non ci aspettavamo di vedere le alterazioni delle onde cerebrali protrarsi per così lungo tempo. Siamo preoccupati che i delicati equilibri esistenti, come quello dell'immunità a infezioni e malattie, possano essere alterati da interferenze con gli equilibri chimici del cervello".
Un portavoce del Ministero della Sanità inglese ha aggiunto che: "L'uso del telefono cellulare per i bambini dovrebbe essere limitato a brevissimi periodi".

E' invece di qualche mese, la ricerca dell'Università di Zurigo che ha rivelato alterazioni nell'attività sottocorticale del cervello umano e disturbi del sonno in chi usa il telefonino.
Analoghe risultanze erano già emerse da ricerche analoghe svolte in Gran Bretagna

Carlino Acaulis




Gli scienziati che affermano l'aumentato rischio-tumore mettono le mani avanti: vanno fatte altre ricerche. Più rischi dopo 10 anni di utilizzo. Tutti i dettagli

15/10/04 - Telefonia & C. - Stoccolma - Alle loro dichiarazioni premettono che non se ne sa abbastanza e che ulteriori approfondite analisi vanno condotte prima di dire qualcosa di certo ma, in ogni caso, alcuni scienziati svedesi si sono spinti ad affermare che in certi casi l'uso del telefono mobile può rivelarsi un rischio salute.
A dirlo non sono i primi arrivati: il team di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, che in queste ore viene interpellato dai giornali di mezzo mondo, è infatti composto da scienziati di grosso calibro, basti pensare che il 40 per cento di tutta la ricerca medica svedese è coordinata da questo ente.
Ebbene, stando ad un comunicato diffuso dai ricercatori, l'utilizzo prolungato del telefonino aumenta i rischi di tumore all'orecchio, in particolare sarebbe in agguato, per chi ha lungamente sfruttato il cellulare, una patologia tumorale nota come "neuroma acustico". Si tratta di un tipo di tumore che colpisce il nervo uditivo e che cresce molto lentamente, venendo quindi tipicamente diagnosticato anche anni dopo la prima insorgenza. Il decorso raramente è letale, sebbene la crescita del tumore possa finire per creare una compressione dannosa sull'encefalo.

La ricerca svedese, destinata ad alimentare le ansie mai sopite di milioni di utilizzatori di telefonini, si basa sulle analisi condotte su 150 persone a cui è stato diagnosticato quel tipo di tumore. Inoltre è stato preso in esame il rischio-tumore per ulteriori 600 individui, scoprendo che è quasi il doppio in chi ha iniziato ad utilizzare il telefonino da almeno dieci anni.
Ma non è tutto qui. Il rischio sale infatti di quasi quattro volte se l'utente non solo ha usato frequentemente il cellulare ma lo ha fatto accostandolo all'orecchio.
Quanto alto dunque è il rischio? Secondo i ricercatori svedesi questo tipo di patologia si riscontra in non più di una persona adulta ogni 100mila individui. Nel peggiore dei casi, dunque, il rischio sale ad uno su 25mila.
Per dimensionare nel modo esatto la situazione, comunque, va sottolineato che lo studio ha preso in considerazione l'utilizzo dei telefonini TACS e i ricercatori sono i primi ad affermare che con i GSM, cellulari digitali, i risultati raggiunti non possono essere considerati significativi. Secondo gli scienziati sono ancora molte le ricerche da eseguire prima di poter definire se i cellulari oggi più utilizzati, i GSM appunto, possono o meno costituire un rischio-salute.

Bisogna anche sottolineare che lo studio svedese è parte di Interphone, la grande ricerca avviata dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che si focalizza proprio nell'individuazione di possibili rischi tumorali dovuti all'esposizione a campi magnetici di varia frequenza. Si tratta di ricerche condotte in Germania e nei paesi europei a maggiore densità di cellulari, come la Svezia, appunto, la Norvegia, la Danimarca e il Regno Unito.
Da parte loro, i grandi operatori di telefonia mobile hanno reagito spiegando di voler studiare a fondo i risultati ma l'associazione statunitense del settore ha voluto ricordare come gli stessi scienziati del Karolinska abbiano affermato che "non si possano trarre conclusioni da questo studio e prima che ciò avvenga ulteriori analisi, in futuri studi, devono essere compiute". Non solo, secondo l'Associazione vi sono altre ricerche, come quelle condotti in Danimarca, che non mostrano alcun rischio di maggiore incidenza di quel genere di tumore


Uno scienziato americano, Goerge Carlo, dopo tre anni di ricerche a capo del gruppo Health Risk Management Group, ha reso noto i risultati dello studio che è costato più di 27 milioni di dollari. La ricerca ha rivelato che il cellulare può provocare tumori al cervello, danneggiare le funzioni di rigenerazione del sangue, provocare danni ai bambini e alle donne incinte.
Lo scienziato sostiene che non si può più parlare di innocuità dei telefonini. Se lo studio da un lato conferma che la radiazione emessa dai cellulari non è sufficiente per provocare la rottura del DNA, dall'altro dimostra che chi usa il cellulare ha molte più possibilità di contrarre un tumore al cervello. Goerge Carlo ritiene che le aziende che chiedono ai propri dipendenti di usare il cellulare al lavoro devono mettere in campo misure preventive, come l'uso dell'auricolare, se non vogliono in futuro dover fare fronte a problemi di salute che possono derivare dall'uso dei telefonini.
Ci sarebbero già diversi studi legali interessati a finanziare ulteriori ricerche per arrivare a mettere in piedi una mega-causa contro gli operatori del settore. Per il momento però tutto è fermo anche perché, lo stesso Carlo, ha affermato che ulteriori ricerche vanno effettuate e che dovrebbero essere condotte da organismi indipendenti.
Bulan90
00lunedì 7 febbraio 2005 16:51
me lo aveva detto anche la mia professoressa:doh
elminster9
00venerdì 11 febbraio 2005 17:49
domandina....
meglio tenere il cellulare nel taschino della giacca vicino al cuore....o nella tasca dei pantaloni affianco all'uccello???
he,he...
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